Seguici:

Caricamento Eventi

« Tutti gli Eventi

  • Questo evento è passato.

“riparare il presente per abitare i futuri anteriori” – CONVEGNO E MOSTRA

11 Novembre 2022 | 9:00-13:30

Venerdì 11 novembre 2022, nella sala conferenze della Biblioteca Statale Stelio Crise, si svolgerà l’evento organizzato da INARCH TRIVENETO, ISTITUTO NAZIONALE DI ARCHITETTURA SEZIONE TRIVENETO (FRIULI VENEZIA GIULIA, TRENTINO ALTO ADIGE, VENETO)ideato e coordinato da Lucia Krasovec-Lucas, Presidente IN/Arch Triveneto, in collaborazione con Ordine Architetti PPC Trieste ed AIDIA Trieste.
La conferenza, dal titolo “riparare il presente per abitare i futuri anteriori”, è frutto del lavoro del comitato scientifico composto da Lucia Krasovec-Lucas, Marina Cassin, Enrico Conte, Francesco Pavanello e vuole affrontare il tema della qualità di città e territori attraverso l’abitare.
Al termine della conferenza si terrà l’inaugurazione di una mostra che fa parte della rassegna Disegni di Città: Tauns, 2016 di Franco Purini, con curatela e allestimento di Lucia Krasovec-Lucas.

La mostra, allestita negli spazi espositivi del 1° piano della Biblioteca, sarà visitabile fino al 30 dicembre nei seguenti giorni e orari:
– lunedì – giovedì, dalle 8.30 alle 18.30;
– venerdì, dalle 8.30 alle 13.30.
Nel periodo natalizio, dal 27 al 30 dicembre, sarà aperta dalle 9.30 alle 12.30.
Chiusa sabato, domenica e giorni festivi.

Abstract

Una mostra, le “Tauns” del prof. Franco Purini, diventa il presupposto fertile per parlare di città, nel senso di comunità ovvero aggregato di cives: una serie di riflessioni e immaginari a più voci, che intendono dare avvio a contaminazioni di saperi e verità, spesso inconfessabili, che animano costantemente il mutare dell’essere umani. “L’architettura è la forma fisica e insieme simbolica delle società e nello stesso tempo la società stessa è il prodotto primario dell’architettura”: il pensiero di Franco Purini ci rimanda alla necessità urgente di umanizzare (nuovamente) i nostri pensieri e le nostre azioni, che dovranno ripartire da gesti esemplari: ripensare, la nostra partecipazione alla vita della città e a quei comportamenti che potrebbero garantire una migliore qualità della vita; riparare, riannodare le connessioni che definiscono la trama delle nostre comunità e che determinano l’estetica relazionale con il proprio habitat, la città in primis come rappresentazione ideale e naturale dei cives; riconoscere, il valore di ciò che abbiamo ereditato e superare l’infedeltà che abbiamo pratica- to anche contro i nostri stessi interessi; riconoscenza, come atto di attendibilità e veridicità di noi stessi, e di rispetto verso ciò che sarà. Un dibattito sulle questioni della città e dell’abitare, per aprire il dialogo tra le amministrazioni pubbliche, i professionisti e la cittadinanza, per fare il punto della situazione attuale e comprendere come stiamo disegnando il nostro futuro. L’idea trainante sta nell’esprimere lo spazio che vogliamo, nel saperlo individuare, riappropriarci del coraggio che ci vuole per affrontare alcune questioni vitali e urgentemente necessarie, soprattutto ora che potremmo disporre di fondi e benefici (PNRR) che sottendono però uno sguardo imparziale e vasto, che tocca, o dovrebbe toccare e interferire positivamente in modo organico sul nostro vivere e abitare. La necessità di delineare nuove leggi, come quelle relative la rigenerazione e la pianificazione organiche, non deve ancora estraniarsi dagli altri ambiti che potrebbero contribuire positivamente al benessere della comunità: anche se apparentemente distanti, gli aspetti culturali, sociologici e scientifici, legali e della legalità, della medicina fisica e spirituale, incidono e orientano le nostre scelte ed è per questo che dobbiamo tenerne costantemente conto, al fine di costruire coscientemente il mutamento e anticipare le conseguenze di ogni nostro progetto. È questo un percorso ineludibile per innestare nuovi approcci, competenze e idee nella funzione delicata del ruolo del progetto, come proiezione, atto che ci getta in avanti, consapevolmente. L’apertura alla riflessione e al dialogo, al confronto e al sogno, sarà madre di buone idee, dove la cura sarà l’unica alternativa all’abbandono e all’indifferenza. Solo in questo modo potremo ancora sperimentare la democrazia e gestire in modo eccellente il capitale naturale della città.

Vai al programma

Dettagli

Data:
11 Novembre 2022
Ora:
9:00-13:30
Categorie Evento:
,
Torna all'inizio dei contenuti